Last Seen 2012: il vincitore… finalmente! Anzi, la vincitrice

Marta Cuscunà: La semplicità ingannata... (photo: martacuscuna.blogspot.com)
Marta Cuscunà: La semplicità ingannata... (photo: martacuscuna.blogspot.com)
Marta Cuscunà: La semplicità ingannata… (photo: martacuscuna.blogspot.com)

Tra i nostri dieci finalisti del 2012 lo spettacolo dell’anno più votato dai lettori di Klp è “La semplicità ingannata – Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne“.
Dopo una dura battaglia con “Karamazov” di César Brie, Marta Cuscunà riesce – per 23 voti di differenza – ad aggiudicarsi il Last Seen 2012 e ad entrare nel nostro albo d’oro.

Un sentito grazie a tutti gli artisti per l’appello al voto e congratulazioni ai fans e sostenitori per la stoica resistenza di questi trenta giorni “addicted to click” (oltre che al cache cleaning e all’ip renew, vero?)

Permetteteci però di ricordare, ancora una volta, cosa guida il nostro Last Seen dell’anno.

Da cinque anni a questa parte (‘sta brillante idea ci venne infatti nel 2008!) il Last Seen è un GIOCO gratuito ideato e gestito dalla direzione di Krapp’s Last Post. L’unica regola ferrea, finora tramandata in tutte le edizioni, è che lo stesso IP address non possa votare più di una volta. Non esistono altre regole ma, soprattutto, le regole o, se preferite, le non regole, sono uguali per tutti.

Le ultime 24 ore al buio, al termine del mese di votazione, che ieri hanno infastidito alcuni partecipanti, fanno parte del gioco come già successo nelle ultime, sempre più agguerrite, edizioni. Ma non è detto che sarà così nelle prossime, dipenderà dagli eventi… come ricordato sopra, c’è una sola regola.

Qualcuno ha sollevato e sollecitato la nostra ilarità con questioni relative alla non validità di una votazione al buio (“non so nemmeno se per legge è ammesso”) o ipotetiche invalidazioni (“onde evitare spiacevoli annullamenti per poca chiarezza sulla gara”). Per fortuna, il Last Seen è ancora un gioco (o, se preferite, “Palio tra fazioni teatrali”) non soggetto a controlli, né da parte delle autorità doganali o dei monopoli (quel fantomatico aams che si accerta che quante più persone possibili riescano, senza troppi sforzi, a giocarsi stipendio o pensione alle macchinette) né da parte degli organi di controllo delle primarie del PD.
Le regole – o non regole – del gioco le stabilisce Krapp, terribile Deus ex machina, fazioso e pure facinoroso!

In conclusione, a conferma di un certo spirito goliardico del nostro Last Seen, ricordiamo che in questo gioco non si vince nulla, anche se un “regalo” (ci auguriamo utile) da parte dell’editore del giornale ci sarà: un mese di visibilità pubblicitaria. Quest’anno però vogliamo rovinarci (come se non lo fossimo già) e, vista la combattività dei contendenti e il ridotto scarto di voti, vogliamo premiare anche il secondo classificato regalando due settimane di banner su Klp. Per le istruzioni su come usufruire della cospicua vincita contatteremo direttamente gli interessati.

Sperando di non avervi annoiato troppo e ringraziandovi ancora per l’appassionata partecipazione, eccovi i risultati finali dei dieci spettacoli in lizza quest’anno:

1. La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne di Marta Cuscunà – 3898 voti

2. Karamazov di César Brie 3875 voti

3. Fratto_X di Antonio Rezza Flavia Mastrella 142 voti

4. L’uomo della sabbia di Menoventi  – 118 voti

5. Ombre Wozzeck di Claudio Morganti   63 voti

6. Un tram che si chiama desiderio di Antonio Latella 62 voti

7. Discorso grigio di Fanny & Alexander 56 voti

8. L’origine del mondo. Ritratto di un interno di Lucia Calamaro 47 voti

9. For rent/A louer di Peeping Tom 29 voti

10. Il sacro della primavera di Balletto Civile – 26 voti

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  1. says: Zi Sandra

    Vorrei solo sottolineare che 23 voti di differenza, su quasi 4000, non sono significativi.
    E quindi i vincitori sono due!!!

  2. says: Saverio @TeatroeCrimine

    Nun vojo de certo fa io l’avocato der diavolo a klp che de le vorte me mette le 4 stelle su spettacoli che manco Zichichi li capisce e Nando (er supercritico de @TeatroeCrimine) sta ancora con l’esaurimento nervoso dai tempi dell’anguria de Civica. Però nun sapete legge? Ve stanno a dì che se so’ mossi l’appassionati, li tifosi. Sto gioco funziona così, l’ho capito pur’io che la mia buona dose di voti pe’ Rezza li ho dati ma poi me s’è rotto l’aiphon… li mortacci…

  3. says: jhonny

    Sono d’accordo con te, marco. effettivamente questa è l’ennesima dimostrazione che qui in italia il teatro ha poco a che spartire con l’arte. Tutt’al più con rassicuranti e consolatori monologhi di patetica ispirazione civile.