Premi Ubu 2013. I vincitori

Premi Ubu 2013
Premi Ubu 2013
Premi Ubu 2013

Siamo alle battute conclusive di quest’anno teatrale e, come di consueto, dopo aver elencato le nomination, è arrivato il momento di render noti i nomi dei vincitori appena giunti in redazione. 

Per il secondo anno i Premi Ubu vengono promossi dall’Associazione Ubu per Franco Quadri e la consegna dei premi, decretati dal voto di 56 referendari, avverrà, come da tradizione, al Piccolo Teatro Grassi di Milano, questo pomeriggio alle 18.30 con la conduzione di Giuseppe Battiston.

Verranno inoltre assegnati oggi anche il Premio Alinovi-Daolio all’artista Maurizio Cattelan e il Premio Rete Critica ad Alessandro Sciarroni.    

Krapp sarà presente alla premiazione nella persona di Renzo Francabandera e non mancherà di fornirvi al più presto i commenti a caldo dei protagonisti.

Ecco dunque i Premi Ubu 2013: ricapitoliamo tutte le nomination e, sotto a ciascuna categoria, il nome del vincitore.

Spettacolo dell’anno 
– “Francamente me ne infischio” di Linda Dalisi e Federico Bellini (Antonio Latella, StabileMobile-Compagnia Antonio Latella)
– “Il panico” di Rafael Spregelburd (Luca Ronconi, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa)
– “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo (Toni Servillo, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa/Teatro di Roma/Teatri Uniti)
Premio Ubu 2013 per lo spettacolo dell’anno: “Il panico” di Rafael Spregelburd (Luca Ronconi, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa)

Regia
– Antonio Latella per “Francamente me ne infischio”
– Marco Martinelli per “Pantani” 
– Mario Martone per “La serata a Colono” 
– Luca Ronconi per “Il panico” 
Premio Ubu 2013 per la miglior regia: Antonio Latella per “Francamente me ne infischio” 

Scenografia
– Gianluca Amodio, con Marco Schiavoni per la videografia (“RIII-Riccardo Terzo“) 
– Simone Mannino e Simona D’Amico (“C’è del pianto in queste lacrime”) 
– Marco Rossi (“Il panico”) 
Premio Ubu 2013 per la miglior scenografia: Marco Rossi (“Il panico”)  

Attore
– Carlo Cecchi (“La serata a Colono”) 
– Filippo Dini (“Il discorso del re”) 
– Mario Perrotta (“Un bès – Antonio Ligabue“) 
Premio Ubu 2013 per il miglior attore: ex-aequo Carlo Cecchi e Mario Perrotta 

Attrice
– Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca (“Francamente me ne infischio”) 
– Mariangela Granelli (“Materiali per Medea”) 
– Arianna Scommegna (“Mater Strangosciàs”) 
Premio Ubu 2013 per la migliore attrice: Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca (“Francamente me ne infischio”) 

Attore non protagonista
– Luigi Dadina (“Pantani”) 
– Paolo Pierobon (“Il panico”) 
– Peppe Servillo (“Le voci di dentro”) 
Premio Ubu 2013 per il migliore attore non protagonista: Peppe Servillo (“Le voci di dentro”)  

Attrice non protagonista
– Valentina Picello (“Tre atti unici da Anton Čechov“) 
– Sandra Toffolatti (“Il panico”)
– Antonia Truppo (“La serata a Colono”) 
Premio Ubu 2013 per la migliore attrice non protagonista: Antonia Truppo (“La serata a Colono”)  

Nuovo attore o attrice (under 30)
– Fabrizio Falco
– Antonio Gargiulo 
– Riccardo Spagnulo
– Alice Spisa 
Premio Ubu 2013 per il miglior attore o attrice under 30: Alice Spisa

Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica)
– “Pantani” di Marco Martinelli 
– “Soprattutto l’anguria” di Armando Pirozzi
– “Lo splendore dei supplizi” di Riccardo Spagnulo 
Premio Ubu 2013 per la migliore novità italiana:  “Pantani” di Marco Martinelli 

Migliore novità straniera
– Banquo” di Tim Crouch 
– “Clôture de l’amour” di Pascal Rambert 
– “Hotel Belvedere” di Ödön von Horváth 
– “Jucatùre” di Pau Mirò 
– “Ribellioni possibili” di Luis García-Aráus e Javier García Yagüe 
Premio Ubu 2013 per la migliore novità straniera: “Jucatùre” di Pau Mirò 

Migliore spettacolo straniero presentato in Italia
– “Lulu” di Frank Wedekind (Robert Wilson, Berliner Ensemble) 
– “Odyssey” di Simon Armitage (Robert Wilson, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, National Theatre of Greece ) Onegin. Commentaries di Alexander Pushkin (Alvis Hermanis, New Riga Theatre, Jaunais Rīgas Teātris) 
– “Refuse the Hour” di William Kentridge, Philip Miller, Dada Masilo, Catherine Meyburgh (Holland Festival, Festival d’Avignon, Romaeuropa Festival, Teatro di Roma, Onassis Cultural Center) 
– “Le retour” di Harold Pinter (Luc Bondy, Odéon-Théâtre de l’Europe, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa) 
– “Schubladen” (She She Pop, Hebbel am Ufer Berlin, Kampnagel Hamburg, FFT Düsseldorf, Brut Wien) 

Premio Ubu 2013 per il miglior spettacolo straniero presentato in Italia: “Odyssey” di Simon Armitage (Robert Wilson, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, National Theatre of Greece ) Onegin. Commentaries di Alexander Pushkin (Alvis Hermanis, New Riga Theatre, Jaunais Rīgas Teātris) 


Segnalazioni per premi speciali

– Chiara Guidi per la pluriennale ricerca – condotta dall’interno della Socìetas Raffaello Sanzio – nell’ambito pedagogico e in quello della sperimentazione vocale e preverbale. Una ricerca capace di porre sempre nuove domande al mondo del teatro. E per i festival Màntica e Puerilia, la cui concezione si connota come laboratorio e condivisione del proprio processo creativo, in dialogo con differenti artisti e con portatori di altri saperi, laboratorio la cui stessa scrittura del programma assume la valenza drammaturgica della composizione di un’opera.

– Danio Manfredini per l’insieme dell’opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione dell’arte dell’attore. Questa costante ricerca, apertasi da ultimo alla via del canto, gli ha consentito di diventare uno dei rari maestri in cui diverse generazioni del teatro si possono riconoscere.

– Stefano Massini per il complesso dell’opera drammaturgica, la cui sapiente struttura e presa scenica immediata, sostenute da un limpido impianto epico, gli hanno conquistato l’interesse e il consenso della scena internazionale. In questa prospettiva si segnala in particolare la Lehman Trilogy, dove Massini affronta uno dei nodi cruciali del disordine globale. La trilogia, non ancora rappresentata in Italia, ha segnato all’estero risultati significativi per l’intera drammaturgia italiana.

Il ratto d’Europa ideato e diretto da Claudio Longhi con la produzione di Ert e Teatro Stabile di Roma per l’impegno nel reinventare la funzione sociale del teatro penetrando a fondo nella città con un progetto che – attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e altre realtà del territorio – porta alla creazione condivisa di momenti spettacolari. Il risultato, frutto di un processo di conoscenza, rappresenta un’estensione dell’esperienza scenica come azione del teatro e dei cittadini intorno al tema europeo.

– Antonio Rezza e Flavia Mastrella per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità – intime e manifeste, individuali e collettive -, i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia.
 

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  1. says: Alessandro Castigliano

    Il premio a Carlo Cecchi per “La serata a Colono” è il segno della piaggeria cui è giunta la critica teatrale italiana: raramente ho assistito ad una prestazione attoriale più svogliata e scadente. Irrispettosa del pubblico e del palcoscenico. Se Carlo Cecchi è stufo di recitare, se ne stia a casa a lucidare i trofei e faccia posto a chi ha fame.